lunedì 16 dicembre 2013

Il foro stenopeico...

Sabato 7 Dicembre 2013 abbiamo affrontato il tema del foro stenopeico.
Questo foro viene praticato sul lato di una scatola di latta. Il foro che viene realizzato è di dimensioni proporzionate rispetto alla distanza tra il coperchio e il fondo della scatola.
La mattina del 7 dicembre siamo scesi nel parcheggio davanti alla nostra scuola e ci siamo fatti delle foto con la scatola e il foro stenopeico.
Abbiamo inserito e incollato un foglio di carta fotosensibile sul fondo della scatola.
Abbiamo chiuso la scatola e abbiamo aperto l'otturatore (posto davanti al foro) per un minuto.
Con questo processo abbiamo realizzato il negativo della foto ovvero le parti più luminose nell'immagine risultano più scure mentre quelle scure nell'immagine appaiono più chiare. Questo accade perchè le parti più chiare riflettono la luce mentre quelle più scure la trattengono. L'immagine al negativo che abbiamo ottenuto appare ribaltata e invertita.




Sabato 14 Dicembre 2013 abbiamo realizzato il positivo del negativo. Come?
Abbiamo posizionato un foglio di carta fotosensibile sotto una fonte di luce. Sopra a questo abbiamo posizionato l'immagine in negativo. Sopra a questi abbiamo messo una lastra di vetro per fare in modo che i due fogli di carta fotosensibile fossero a contatto.

Dopodichè abbiamo fatto delle prove e siamo riusciti a trovare il tempo giusto per realizzare il positivo.
Ottenuto il positivo abbiamo immerso il foglio di carta fotosensibile dentro al bagno di sviluppo, arresto e fissaggio.
Il positivo si ottiene perchè le parti più scure del negativo fanno passare meno luce e quindi sul foglio vergine risultano più chiare. Le parti più chiare nel negativo fanno passare più luce quindi nel positivo appaiono più scure.






Camera oscura portatile...


In questi giorni con il prof abbiamo realizzato una camera oscura portatile. Che cos'è la camera oscura portatile? E' uno spazio privo di luce, come un contenitore (noi abbiamo utilizzato una scatola da scarpe) con 4 pareti (interne) colorate di nero e un foro (foro stenopeico).
La camera oscura portatile l'abbiamo realizzata tagliando un lato della scatola e praticando un foto sul lato opposto a quello ritagliato.
Il lato che abbiamo ritagliato l'abbiamo poi utilizzato per realizzare il carrello interno alla scatola. Questo serve per mettere a fuoco l'immagine.
Abbiamo praticato un buco rettangolare sul carrello e abbiamo applicato un mezzo di carta lucida.
Mettendo una lente convergente davanti al foro stenopeico l'immagine appare capovolta e invertita.
Spostando avanti e/o indietro il carrello l'immagine viene messa a fuoco ma, mettendo la lente convergente davanti al foro stenopeico questa rende l'immagine più nitida.

















domenica 8 dicembre 2013

Che cos'è la fotografia?

La fotografia...


.... un mezzo per comunicare e esprimere stati d'animo










....esprime meglio alcuni concetti e/o sensazioni/emozioni.








sabato 7 dicembre 2013

Il fotogramma...




Sabato 23 Novembre 2013 abbiamo affrontato il tema dei fotogrammi. Il fotogramma è un'immagine fotografica ottenuta all'interno di una camera oscura senza l'utilizzo della macchina fotografica (off-camera).
L'immagine è stata realizzata mettendo degli oggetti sopra la carta fotosensibile e questa a sua volta l'abbiamo esposta alla luce per 2 secondi.
Le parti esposte alla luce sembravano non aver cambiato aspetto ma appena abbiamo immerso il foglio nel liquido dello sviluppo (liquido utilizzato per accelerare l'annerimento dei sali d'agrento), le parti esposte alla luce hanno iniziato ad annerirsi mentre le zone non esposte alla luce sono rimaste bianche o sono diventate leggermente grigie.
Quando le zone esposte alla luce sono diventate nere abbiamo immerso la carta fotosensibile nella vasca dell'arresto (liquido utilizzato per arrestare l'azione dello sviluppo e per evitare che il liquido dello sviluppo entri in contatto con quello del fissaggio) e infine in quello del fissaggio (liquido utilizzato per fissare il tutto e rende l'immagine inalterabile).
Abbiamo lavato il tutto sotto acqua corrente (questo processo elimina tutti i residui di sali d'argento) e infine abbiamo lasciato asciugare.

In camera oscura c'erano 2 luci accese: quella rossa e quella giallo-verde perché la carta fotosensibile (sali d'argento) non anneriscono a tutte le lunghezze d'onda della luce.